Il Mincio come il Mississippi

“Il ‘Mincio come un Mississippi per navi-hotel da Mantova fino a Venezia’. Non è una frase che ho detto ma è il titolo di un giornale a cui ho rilasciato un’intervista. Ma certo dà l’idea di quello che già facciamo e che si può fare sul fronte del turismo fluviale”. Così Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Moda e Marketing territoriale di Regione Lombardia, intervenendo alla ‘Seconda Giornata della Navigazione Interna’, presso il Lungolago Gonzaga, a Mantova.

“Già oggi – spiega Mazzali- esistono tra Lombardia e Veneto una decina di itinerari di navigazione turistica, sui nostri Laghi (Como, Garda e Maggiore), nel Parco del Delta del Po, a Mantova attraverso la navigazione sul Po fino a Venezia, nel Parco del Mincio e i suoi laghi. Sono percorsi fruibili tramite battelli e motonavi, per escursioni turistiche giornaliere nelle vie d’acqua interne, che si avvalgono di guide altamente preparate e spiccano per la qualità del cibo dei ristoranti a bordo, dove la cucina è a base di pesce e carne, secondo le tradizioni locali. Quello fluviale è turismo esperienziale nel solco della sostenibilità, che include anche navi-albergo, con un’ampia offerta che include veri e propri hotel di lusso”.

Mazzali tiene poi a enfatizzare che “tra Lombardia e Veneto c’è un’autostrada d’acqua’ che non tutti ancora conoscono ed è il collegamento fluviale Mantova-Venezia, da dove già oggi partono o arrivano navi da crociera di 110 metri di lunghezza cariche di turisti”.

Si tratta, aggiunge, “di offerte turistiche ‘sold out’, soprattutto da parte di turisti stranieri, principalmente del Nord Europa e Stati Uniti, che prenotano anche con un anno di anticipo”. Il percorso più richiesto, continua l’assessore, “è quello con dotazione di bicicletta. Questa, caricata sull’imbarcazione è utilizzata per visitare le tappe che nell’arco di circa una settimana portano i visitatori da Mantova alla Laguna veneziana”.

La Lombardia, chiude l’assessore, “sta studiando come investire in questa direzione. Il potenziale del turismo fluviale tra Lombardia, Veneto e Emilia Romagna riguarda milioni di turisti, soprattutto tedeschi, svizzeri, francesi, belgi, olandesi e americani”. 

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